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Dal riciclo al biomonitoraggio: il Po diventa aula a cielo aperto per gli studenti del Liceo Newton

22/04/25/ Successi e resoconti

Re-born: da rifiuto a risorsa – Un progetto di educazione ambientale che unisce scienza, sostenibilità e territorio

Al Liceo Newton di Chivasso prende vita Re-born: da rifiuto a risorsa, un progetto educativo innovativo sostenuto dal Comitato Territoriale IREN Torino e patrocinato dal Comune. L’iniziativa, rivolta a studenti e studentesse di quattro classi, promuove la sostenibilità ambientale attraverso attività pratiche, ricerca scientifica e un approccio concreto all’economia circolare.

Il progetto si sviluppa lungo un percorso formativo che coniuga teoria e pratica: dalla raccolta selettiva di plastiche (HDPE e PET-G) allo studio delle microplastiche nelle acque del Po, fino al riciclo tramite stampante 3D. In collaborazione con l’associazione “Amici del Po”, gli studenti hanno potuto esplorare il fiume a bordo delle imbarcazioni Bricel, osservando l’ecosistema da vicino e prelevando campioni per le analisi.

I campionamenti sono stati curati dal laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino, mentre l’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e il centro Alpstream – ha affiancato le classi con seminari teorici e attività di biomonitoraggio, focalizzandosi sull’analisi dei macroinvertebrati, indicatori fondamentali della qualità dell’acqua.

Tra le attività realizzate, spiccano:

  • Pi Greco Day (14 marzo, Palalancia di Chivasso): le classi 2G e 3G hanno presentato il progetto alla cittadinanza, allestendo uno stand scientifico con microscopi, kit per l’analisi delle acque e plastici stampati in 3D.
  • Seminario con UNITO (19 marzo): il ricercatore Tiziano Bo ha introdotto i concetti base dell’ecologia fluviale in una lezione interattiva presso il laboratorio del liceo.
  • Uscite didattiche sul Po (31 marzo e 1 aprile): gli studenti hanno effettuato campionamenti in quattro punti diversi del fiume, applicando sul campo il metodo scientifico per analizzare sia la presenza di microplastiche che la biodiversità tramite l’Indice Biotico Esteso (IBE) e l’indice QBS-ar, relativi a macroinvertebrati e artropodi del suolo.

Elemento distintivo del progetto è l’acquisto di un ri-estrusore di filamento, che consente alla scuola di riciclare direttamente la plastica raccolta trasformandola in filamenti per la stampa 3D. Una dimostrazione concreta di come la tecnologia possa supportare l’economia circolare.

Le attività proseguiranno nei prossimi mesi con la partecipazione alla Festa di Primavera di Chivasso, la pubblicazione di articoli nel giornalino scolastico e l’aggiornamento della bacheca “Scuola Eco-Attiva”.

Re-born rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra scuola, università e istituzioni, in cui gli studenti diventano protagonisti attivi nella tutela dell’ambiente e nella promozione di una cittadinanza scientificamente consapevole.

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