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L'ex procuratore capo Armando Spataro ospite del convegno al Liceo Newton

10/07/19/ Successi e resoconti

In occasione della sesta edizione del Festival della Legalità, organizzato dall’Università della Legalità istituita da Libero Ciuffreda e proseguita dall’attuale amministrazione, il Liceo Newton ha ospitato Armando Spataro, ex procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino­. “E’ un onore inaugurare il Festival del 2019 con la presenza di Armando Spataro” ha spiegato il dirigente Doriano Felletti agli alunni che giovedì 30 maggio hanno affollato l’Aula Magna del Newton. Ad accogliere Armando Spataro c’erano anche il sindaco Claudio Castello, che ha ricordato il pericolo delle infiltrazioni mafiose nel territorio chivassese, e il vicesindaco Tiziana Siragusa. L’intervento del procuratore ha preso le mosse dagli anni del terrorismo per arrivare all’esperienza dell’antimafia negli anni ‘80. Spataro ha offerto uno spaccato della storia italiana e ha analizzato il fenomeno dell’espansione della mafia nel nord Italia. “I primi nuclei si sono strutturati attraverso il soggiorno obbligato di esponenti mafiosi in località del Nord – ha spiegato gli studenti - . La diffusione del fenomeno mafioso all’inizio fu sottostimata”. Tra gli anni ’80 e ’90 scoppia la “Duomo Connection”. La mafia si arricchisce con il traffico di stupefacenti e ha la necessità di riciclare il denaro proveniente dalle attività illegali attraverso attività imprenditoriali. Negli stessi anni si struttura l’antimafia, vengono introdotti nuovi strumenti come la legge sui pentiti o il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”. “Negli anni 2000 la mafia si trasforma, cerca contatti con i politici locali in cerca di consenso elettorale, s’infiltra nel tessuto produttivo creando una zona grigia di aziende colluse – ha aggiunto Spataro -. Oggi la droga è ancora il business principale, ma mafia ed ‘ndrangheta investono il denaro nel settore edilizio e dello smaltimento dei rifiuti”. Tuttavia la mafia siciliana oggi è sopravanzata dall’ndrangheta che ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Tante le domande degli studenti, oltre a quelle poste dal moderatore, il professor Mario Marino. La conferenza è stata una lezione di educazione alla legalità che gli studenti hanno seguito con attenzione.

Articolo a cura di Antonella Perotti pubblicato dal giornale "La Nuova Periferia"

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