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Un vero viaggio nella scienza

18/05/19/ Successi e resoconti

Un viaggio nella scienza. Alcuni studenti delle classi quinte del Liceo Newton sono stati ospiti del Cern di Ginevra. Per un giorno gli esperti dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare hanno guidato gli studenti alla scoperta delle attività del Centro e del Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore di particelle più potente del mondo che fa collidere fasci di protoni provenienti da direzioni opposte. Quattro giganteschi apparati sperimentali, ALICE, ATLAS, CMS e LHCb, posti lungo il percorso del tubo a vuoto sotterraneo, lungo 27 chilometri, fotografano i risultati delle collisioni, usando milioni di elementi sensibili più sottili di un capello umano.

“E’ sorprendente vedere come funziona il Cern, ma soprattutto trovarsi di fronte all’acceleratore – spiega Francesco Devecchi, 5 D, che ha una grande passione per la fisica-. In particolare abbiamo avuto modo di osservare il CMS, acronimo di Compact Muon Solenoid, che è uno dei rilevatori adoperati.”. L’apparato è davvero complesso e Francesco lo descrive con grande competenza: “Dal sito della collisione verso l'esterno si trova un tracker di silicio per una precisa misurazione delle traiettorie delle particelle cariche, curvate da un campo magnetico; a questo si aggiungono il calorimetro elettromagnetico che misura l'energia di elettroni e fotoni emessi, il calorimetro adronico, che misura l'energia degli adroni, le camere a muoni, utili alla precisa misurazione degli intervalli di tempo fra le collisioni”.

Nel 2012, questa macchina straordinaria ha permesso di individuare il bosone di Higgs - la cui esistenza fu teorizzata nel 1964 -, che conferma il Modello standard della fisica delle particelle e spiega perché siano dotate di massa.

Gli studenti hanno avuto accesso alla caverna dove è collocato il CMS ed è stato emozionante. Alla visita si arriva per gradi, attraverso conferenze di formazione teorica. A inizio aprile gli studenti hanno avuto modo di ascoltare il prezioso intervento del professor Amedeo Staiano, fisico ricercatore nel campo delle particelle e collaboratore nell'esperimento CMS; al Cern ogni gruppo di allievi è stato guidato dagli esperti. “Il nostro ha avuto come guida Cristina Bino, che da 30 anni lavora al Cern ed è stata un’allieva del Liceo Newton – spiega Maria Teresa Carra, una delle docenti che ha accompagnato gli studenti -. Conoscere il Centro è un‘esperienza importante, che mette gli studenti a confronto con il mondo della ricerca”. Anche il figlio della professoressa, Federico, ex allievo del Newton, oggi lavora al Cern. “La visita è sempre un’esperienza molto coinvolgente per gli studenti” aggiunge la docente Daniela Barella. “Vedere nella realtà gli ambienti della sperimentazione stupisce per la grandiosità della strumentazione e sorprende i ragazzi perché dimostra quanto il lavoro di progettazione e lo studio dei materiali siano di supporto all' intera attività sperimentale. Il Cern è un luogo dove collaborano centinaia di ricercatori di diverse nazionalità, ma la lingua comune che si parla qui è quella della scienza” conclude la professoressa Paola Gagliardi.

Articolo a cura di Francesco Devecchi e Antonella Perotti pubblicato dal giornale La Nuova Periferia

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