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La notte del Liceo Classico al Newton

07/02/18/ Successi e resoconti

La lunga "Notte del Liceo Classico" al Newton è stata una festa all'insegna della cultura. La manifestazione, nata quattro anni fa da un'idea di Rocco Schembra, docente del Liceo "Gulli e Pennisi" di Acireale, ha coinvolto quasi quattrocento  licei in una lunga kermesse di eventi in contemporanea in tutta Italia.
Trasformato in una "polis  ideale" per una notte, l'istituto ha aperto le porte agli studenti alle famiglie e agli amici per far conoscere la cultura classica. "È un'occasione per  conoscere il percorso di formazione classico, per coglierne il valore e l'attualità" ha detto il dirigente Doriano Felletti, dando il benvenuto a tutti i presenti e al vicesindaco Tiziana Siragusa che ha avuto parole di elogio per l'iniziativa: "È un esempio di come la cultura possa essere condivisa e non resti chiusa nelle aule".

La professoressa Antonella Calzavara, che ha curato la regia insieme alla professoressa Lorenza Pasquariello, ha dato il via alla serata che ha offerto performance di grande suggestione. Non ci sono state solo le buone intenzioni: gli studenti e i docenti, che hanno lavorato a lungo nel backstage per preparare la kermesse, hanno dimostrato che la cultura può diventare un evento, un gesto, un'immagine, una lettura da condividere. E sono stati bravi e professionali. A spasso per questa città greca di 2500 anni fa, i visitatori hanno partecipato agli eventi entrando negli spazi dell'istituto trasformati per l'occasione nei luoghi pubblici della paidèia greca. La città antica era un luogo di educazione pubblica permanente. E allora si sono lasciati sorprendere dai "momenti imprevisti" del coro greco lungo gli hodòi; hanno assistito ai suggestivi tableaux vivants ispirati alle "Metamorfosi" di Ovidio; hanno dovuto risolvere – moderni Edipo – gli enigmi matematici per essere ammessi nel Mantèion; sono stati coinvolti dagli atti unici dello spettacolo "Quattro quartetti", che ha rivisitato, con grande attualità e forza visiva, gli antichi testi della tragedia e della commedia. La filosofia ha animato il thèatron con le conferenze sulla filosofia greca e sui numeri irrazionali, proponendo la lettura di passi di Seneca e Platone. La loro voce non sembra venire dal tempo, ma è ancor di grande attualità. Ironiche e spiazzanti "le interviste impossibili" nei video realizzati con grande professionalità dagli studenti e proiettate nell'ergastèrion, poi c'è stato posto per la papirologia, per conoscere il cielo degli antichi nel kòsmos e scoprire la body art e i giochi dei bambini antichi. Un momento conviviale ha portato tutti nell'agorà, prima della conclusione, di grande forza emotiva, con la lettura, in italiano e in lingua originale, dell' "Inno a Selene", la Luna che ha vegliato sulla Notte del Classico.

(A.P.) Pubblicato da La Nuova Periferia.

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